“non farmi male” ”agirò in modo da meritare la tua lode” |
IL MASSAGGIO RIFLESSOGENO
In questa nostra epoca,
tecnologicamente avanzata,
epoca
delle macchine, del
computer e delle
ricerche sofisticate e
strumentali, detta era
digitale, l’uomo ha
dimenticato di ascoltare il proprio corpo
e le sue risposte, che istintivamente è
in grado di recepire attraverso i segnali
che gli giungono dal corpo stesso.
L’uomo è una
macchina perfetta nella quale ogni singolo
organo è
controllato
da una
centralina, estremamente misteriosa e
sensibile, che si chiama cervello.
Da questa centralina si dipartono tutti gli impulsi che s’irradiano ai singoli organi e da questi organi, inviano al cervello le risposte che ne segnalano lo
stato di efficienza
o di sofferenza.
Questo meccanismo viene codificato sotto il nome di riflesso nervoso.Ma cos’è un riflesso?
Il riflesso
è una risposta involontaria, obbligata e stereotipata ad uno stimolo iniziato dai
recettori nervosi esterni o da quelli interni, trasmessi al midollo spinale attraverso vie centripete ben definite. Ogni parte del corpo si
predispone ad
un interessamento riflessologico
in quanto il corpo
è protetto su ogni sua zona periferica in
modo tale che la sua situazione generale può
essere ascoltata dal corpo stesso.
Esistono però delle
zone particolarmente
sensibili
ed interessanti nelle
quali si concentrano le terminazioni nervose e
sulle quali
si sono orientate ricerche
degli
studiosi della materia, classificata
sotto il nome di riflessologia.
La storia della riflessologia, intesa
come mezzo terapeutico ha
origini antichissime.
Da sempre l’uomo
ha usato le sue
mani
per alleviare il dolore, ma si è trattato di una reazione
istintiva ed inconscia, mentre si ipotizza che già 5000 anni
or sono in India
ed in Cina fosse noto
un tipo di massaggio si
alcuni punti particolari, situati sulle mani e sui piedi.
In Egitto, a Saqqarah, nella
tomba di
Ankhmahor (un medico egizio) chiamata tomba dei medici per le scene rappresentate
vi è anche un trattamento zonale plantare e palmare con una
scritta
bellissima: “non
farmi male”
e la risposta è: ”agirò
in modo da
meritare la tua lode”.
Sulla base di queste testimonianze molto è stato
scritto
e sperimentato e
le ricerche effettuate in tutto il mondo hanno portato a codificare una
mappa che consente di
creare un collegamento tra
le zone celebrali
ed i punti di maggiore sensibilità, localizzate soprattutto sulle mani e sui piedi.
Molto è stato scritto sul massaggio zonale riferito ai
piedi ma non
bisogna
trascurare la
possibilità di agire
anche sulle mani che presentano le stesse caratteristiche anche
se con diverse possibilità.
E’ infatti molto
valido quando le estremità inferiori sono
impossibili da
trattare o ci si trovi
in una
situazione scomoda e precaria.
Purtroppo nella
nostra società
molto è condizionato dalla pubblicità che promette miracoli
a tutti i livelli
specialmente nella prospettiva
di una
eterna giovinezza, attraverso interventi qualche volta
traumatici e pericolosi.
Ma è invece dall’ interno del nostro corpo
che può derivare quella bellezza che è il segnale della buona salute.
E’ questa salute può
essere migliorata e conservata proprio agendo
sulla funzionalità degli
organi, che stimolati da
un massaggio riflessogeno potranno proiettarsi positivamente sull’aspetto esteriore. Non
va
inoltre sottovalutato l’effetto psicologico e
quello sensoriale di serenità che
deriva dalle
possibilità di intervenire su se stessi per migliorare il proprio equilibrio psicofisico.
Chi non conosce gli
effetti devastanti dell’ansia sullo
stato di benessere generale che porta a
disturbi di origine psicosomatica che, difficili da diagnosticare sono ancora
più difficili da curare.
Disturbi che derivano da uno squilibrio energetico di origine nervosa che non si localizzano su organi specifici, ma che coinvolgono praticamente tutti gli
organi,
creando un malessere generale difficile da diagnosticare e quindi da aggredire farmacologicamente.
Per evitare queste situazioni niente di meglio di ricorrere ai
mezzi in grado
di risvegliare le proprie autodifese
chiamando a raccolta le
proprie potenzialità che albergano all’interno del
nostro organismo.
Ed è esattamente attraverso il massaggio riflessogeno che
è possibile andare
a risvegliare quelle risorse
che sono latenti in ogni individuo e
che possono venire
allo scoperto proprio attraverso la
stimolazione di
quelle aree nelle quali si concentrano le
più attive terminazioni nervose, collegate con i
centri celebrali.
Il meccanismo è estremamente semplice e misterioso al tempo stesso.
Anni di sperimentazioni hanno dimostrato che il massaggio delle zone riflesse sui piedi
e sulle mani
è stato
confermato e codificato dagli effetti estremamente positivi e
confortati dal benessere generale di chi lo pratica sia sugli altri che su se stesso.
Il massaggio riflessogeno
ha lo scopo di
raggiungere alcuni importanti obiettivi;
favorire la depurazione dell’organismo, creare la distensione
del
sistema nervoso,
attenuare
il dolore, riequilibrare le energie psicofisiche creando un ottimo rapporto con se stessi e con gli altri.